Ravenna è lultimo rifugio di Dante Alighieri,  l’asilo conveniente dove Dante potè trovare non una corte ghibellina ove si spolitichi tutto il giorno; ma la pianura, il mare e le tombe dei Cesari. A Ravenna la figura del Sommo Poeta è viva e presente nel ricordo del suo soggiorno in città durato tre anni, dal 1318 al 1321. Sono tantissimi infatti i luoghi e le occasioni per ricordarlo: le solenni celebrazioni che ogni anno richiamano l’attenzione di appassionati e studiosi, le prestigiose collezioni librarie della Biblioteca Classense e della Biblioteca del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, la Zona del Silenzio con la Tomba del poeta e la Basilica di San Francesco.

Giunto a Ravenna nel 1318 insieme ai suoi figli, Pietro, Jacopo e Antonia, venne ospitato dal signore di Ravenna, Guido Novello Da Polenta. Grazie al periodo di pace, stabilità e di grande attenzione alla cultura, in particolare alla produzione poetica, favorito da Guido, Dante trovò il luogo ideale in cui terminare lultima cantica della Divina Commedia e comporre due Egloghe, la sua prima e unica prova di poesia latina.

Ravenna rappresentò per Dante una  ricca fonte di ispirazione. Lo straordinario patrimonio di monumenti del V e VI secolo, al tempo di Dante ancora più numerosi, con i mosaici che arricchivano le pareti interne, favorì la creazione di splendide immagine poetiche grazie ad una rielaborazione profonda e sublime della bellezza che poté ammirare. Un esempio celebre è quello della descrizione che Dante ci lascia della “divina foresta spessa e viva” del  Paradiso terrestre, nel canto XXVIII del Purgatorio, che Dante mette in rapporto con “la pineta in su’l lito di Chiassi” (la pineta di Classe, a pochi chilometri da Ravenna): “Il confronto e il nome del luogo stanno lì per testimoniare che veramente lAlighieri descrisse la sua foresta sotto limpressione di quella di Classe, profondamente meravigliosa e poetica”.

Dante morì a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321, probabilmente di malaria, contratta fra le paludi del Delta del Po durante il viaggio di ritorno da un’ambasceria a Venezia per conto di Guido Novello nel tentativo di evitare una guerra con la Serenissima. Da quel momento la città custodisce gelosamente i suoi resti mortali e la sua memoria!

Nella ZONA DEL SILENZIO si conservano moltissime testimonianze:

🔸 la TOMBA DI DANTE – venne costruita nel 1782 su progetto dell’architetto ravennate Camillo Morigia che, da fine interprete delle nuove tendenze dell’architettura, si ispirò ai principi del neoclassicismo; al suo interno è custodito il sarcofago in marmo che ospita le ossa di Dante.

🔸 il MUSEO DANTESCO – venne inaugurato nel 1921, in occasione delle celebrazioni per i 600 anni della morte di Dante. E’un viaggio attraverso la vita di Dante e il suo cammino nei tre regni descritti nella Divina Commedia, ma non solo. Il museo conserva cimeli, busti che ripercorrono le ricerche condotte in ambito universitario per ricostruire l’aspetto del poeta, la cassetta in legno scoperta nel 1865 presso il Quadrarco di Braccioforte che conteneva le ossa di Dante, che vennero quindi esposte solennemente al pubblico e poi rimesse nel sarcofago originario che ancora oggi le custodisce.
Entro la fine del 2020, in occasione delle celbrazioni DANTE2021, verrà inaugurato il nuovo allestimento del Museo!

🔸 la BASILICA DI SAN FRANCESCO – è il luogo in cui si svolsero i funerali di Dante. Venne anche chiamata il “pantheon dei Polentani” perché la famiglia dei Da Polenta, che ospitò Dante, scelse questa chiesa per le loro sepolture. Una suggestiva cripta perennemente sommersa dall’acqua, con un mosaico pavimentale sprofondato nel sottosuolo di circa 4 metri, ci invita a ricordare le antichissime origini di questo tempio.

🔸 i CHIOSTRI FRANCESCANI – facevano parte del convento di San Francesco costruito a partire dal 1261. Si compongono del Chiostro del doppio portico o chiostro Cassa e del Chiostro della Cisterna o Chiostro Dante.  Una parete del Chiostro Dante mostra la lastra che ricorda il punto in cui i frati francescani bucarono il muro e poi il sarcofago addossato ad esso nel lato esterno del Chiostro per trafugare le ossa del poeta all’indomani dell’arrivo della delegazione fiorentina che avrebbe dovuto riportare le ossa in patria nel 1519.

🔸 il QUADRARCO DI BRACCIOFORTE – è un antico oratorio in origine collegato alla chiesa di San Francesco. Isolato nel XVII secolo, presenta nelle sue immediate vicinanze il cumulo di terra ricoperto d’edera dove vennero tenute le ossa di Dante per proteggerle dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; una lastra non molto distante ricorda con un’epigrafe il punto in cui vennero ritrovate le ossa nel 1865.

Potete percorrere questo viaggio nella Ravenna di Dante insieme a me! Vi propongo queste TRE VISITE GUIDATE DEDICATE ALLA RAVENNA DI DANTE che è possibile prenotare telefonicamente o inviandomi una mail…

LA ZONA DEL SILENZIO E IL MUSEO DANTESCO

Visita guidata ai luoghi danteschi di Ravenna con particolare attenzione alla storia e all’evoluzione della “Zona del silenzio”. Sarà un modo per ripercorrere la vita di Dante, dal periodo trascorso a Ravenna fino alla storia più recente con i diversi progetti di rifacimento della Tomba del Sommo Poeta che si sono alternati tra la fine dell’800 e l’inizio del XX secolo.

“SOTTO COSI’ BEL CIEL” – VISITA GUIDATA TEMATICA AI MOSAICI DI RAVENNA

Andremo alla ricerca di quella bellezza, di quella luce e di quelle iconografie che hanno rappresentato delle suggestioni da cui DANTE POTE’ DESUMERE UNA SPECIFICA MODALITA’ PITTORICA-POETICA RICONOSCIBILE IN NUMEROSI LUOGHI DELLA COMMENDIA, DAL PARADISO TERRESTRE ALL’EMPIREO (cit. da L. Pasquini, Iconografie dantesche. Dalla luce del mosaico all’immagine profetica, Ravenna 2008).

DANTE E RAVENNA. DAL MEDIOEVO ALLA URBAN ART

Un itinerario alla scoperta di alcuni luoghi della città legati a Dante e alla Divina Commedia, dalle testimonianze artistiche di epoca medievale come gli affreschi trecenteschi di Santa Chiara (Museo Archeologico Nazionale), Casa Traversari, Casa Scarabigoli, la Basilica di San Francesco e la Tomba di Dante, per approdare alle opere di Urban Art dedicate al Sommo Poeta.

📌 Approfitta delle celebrezioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri DANTE 2021 per visitare Ravenna. Un ricco programma di eventi culturali, mostre, spettacoli, animerà la città fino al settembre 2021!